- Previsti investimenti in tecnologie e macchinari sostenibili per 25 milioni di Euro nel periodo 2018-2019.
- Il progetto comprende la costituzione di una nuova Officina a maggiore capacità produttiva e un polo logistico integrato.
- Si stima di creare un centinaio di nuovi posti di lavoro con un contestuale rafforzamento della componente formativa per i dipendenti grazie alla collaborazione con gli istituti tecnici locali.
Rovigo, 27 aprile 2018 – SIT ha presentato oggi presso la sede di Rovigo di Confindustria il piano di investimenti relativi ai siti produttivi di Rovigo, i più importanti dell’azienda.
SIT è un’azienda leader nella misura dei consumi e progettazione, produzione, commercializzazione di componenti per gli apparecchi a gas a uso domestico, presente in 69 Paesi nel mondo e con oltre 2.000 dipendenti esprime un fatturato 2017 pari a 324 milioni di euro (+12,4% rispetto al 2016). La Società è quotata dal 2017 sul mercato AIM di Borsa Italiana e ha già deliberato il passaggio al Mercato Telematico Azionario.
SIT è una Società in continua crescita a livello nazionale e internazionale grazie all’efficacia dei suoi prodotti, alla capacità di innovare e alla dedizione e qualità dei suoi dipendenti. La costante crescita nel tempo rappresenta la condizione per poter garantire il mantenimento dei livelli occupazionali e retributivi, nonché la sostenibilità stessa dell’azienda.
Il cuore produttivo di SIT è a Rovigo da oltre 30 anni e comprende un centro tecnologico per la pressofusione, le lavorazioni meccaniche sull’alluminio e la produzione di sensori e contatori a gas (Rovigo 1, ex Imer) e uno stabilimento per la produzione di valvole (Rovigo 2, ex Gasco).
Il piano illustrato nell’incontro odierno prevede fare di Rovigo il polo produttivo di eccellenza del Gruppo, rafforzando le dotazioni tecnologiche, costruendo una nuova Officina (centro di competenza produttivo) a maggiore capacità produttiva e dotando l’infrastruttura industriale di unpolo logistico integrato.
Per la realizzazione di questo polo industriale – in considerazione della forte domanda di mercato, della buona performance degli stabilimenti e dei capitali derivati dalla quotazione – SIT investirà complessivi 25 milioni di Euro nel biennio 2018-2019.
Grazie all’acquisizione di tecnologie e macchinari sostenibili sarà possibile aumentare la produzione di circa il 25% rispetto ai livelli attuali.
Importanti saranno anche i risvolti occupazionali con un centinaio di nuovi addetti che si andranno ad aggiungere alle oltre 500 unità attualmente impiegate.
“Siamo al terzo stadio di sviluppo degli stabilimenti di Rovigo che SIT e le due generazioni della famiglia de Stefani hanno portato avanti con coerenza negli anni. Dopo aver rilevato gli impianti nel 1981 e aver sviluppato un nuovo stabilimento nel 2004, poniamo ora le basi per ulteriori 10 anni di stabilità “, ha dichiarato Federico de Stefani, Presidente Esecutivo di SIT.
“Gli investimenti su Rovigo rappresentano il riconoscimento al contributo che questi stabilimenti hanno saputo dare alla crescita del Gruppo, con la capacità di servire anche i mercati globali per la componente dei pressofusi”, ha aggiunto de Stefani.
“E’ sicuramente motivo di soddisfazione vedere crescere ulteriormente una realtà così importanteper il ruolo che ricopre nel settore a livello internazionale. Una conferma che il Polesine si rivela sempre più territorio di sviluppo per grandi player e grazie alle competenze professionali, alle potenzialità infrastrutturali si posiziona significativamente fra le aree a vocazione manifatturiera, ha commentato Gian Michele Gambato, Vice Presidente di Confindustria Venezia Rovigo.
SIT, oltre a creare nuova occupazione, andrà, inoltre, a rafforzare le possibilità di crescita professionale dei dipendenti attuali e in ingresso grazie a collaborazioni che si andranno a stringere con gli istituti tecnici del territorio rodigino.